Il DSA manifesta la sua diversità qualora l’ambiente non offra caratteristiche tali da poter essere incluso negli ambienti comuni.
In questo senso il denaro e le risorse non dovrebbero essere dati alle famiglie per il “recupero” o addirittura la “guarigione” dei DSA, ma alle istituzioni, perchè possano modificare l’ambiente per renderlo adatto alla valorizzazione delle differenze.
Quindi, in ambiente scolastico l’informatizzazione, la sostitutizione dei libri cartacei con i libri in PDF, l’introduzione di LIM per tutte le classi, la formazione del personale docente e l’applicazione corretta della legge 170/201o, potrebbero annullare del tutto la difficoltà dei bambini e ragazzi con DSA.
Per quanto ci riguarda è assurdo anche pensare a misure per la disabilità in ambiente lavorativo.
Anche in questo caso un maggiore successo ci pare possa essere garantito da un corretto orientamento scolastico, da una gestione migliore dei talenti della persona, per il rafforzamento dell’autostima e quindi delle competenze di ognuno.
Gli strumenti informatici sono già abbondantemente presenti nei settori produttivi, e non riteniamo debbano essere previsti ulteriori tutele.
Ben fatto è meglio che ben detto!
Benjamin Frankli
La comunicazione in classe – workshop gratuito
Comunicare, etimologicamente, significa trovarsi in uno spazio comune. Quando siamo in classe, come insegnanti, sentiamo di trovarci in uno spazio condiviso con i nostri studenti? O ci sentiamo al di là del muro, della barricata? Trovarsi in uno spazio comune è molto importante, perché da lì si può decidere di muoversi nella stessa direzione, trovare un obiettivo da raggiungere insieme.
La dislessia non è un “problema” ma una caratteristica
Se i problemi hanno bisogno di soluzioni per essere affrontati, per le caratteristiche la questione è davvero molto diversa: bastano strategie nuove. Se sei moro ti puoi esporre al sole, la tua pelle è più scura e ti bruci meno. Se sei biondo invece devi starci più attento. Esattamente nello stesso modo se si è dislessici (discalculici, dis, dis, dis)
Una visione scacchistica della vita
Corso di scacchi e di Vita Il Corso, condotto da Giovanni Franco Falchetta, Maestro della Federazione Scacchista Italiana e preparatore tecnico della Campionessa del Mondo per corrispondenza 2003-2005, si propone lo scopo di dare i primi consigli per giocare una buona partita di scacchi. Ogni volta, parallelamente, verranno anche affrontati argomenti come la strategia, la tattica e l’obiettivo, traendone
Mappe Mentali – un nuovo modo di pensare
“Quando la ragione e l’emozione entrano in conflitto è la ragione che deve cominciare a tremare” E. de la Parra Paz Disponiamo di due menti per risolvere problemi, prendere decisioni, migliorare la nostra vita e svolgere le nostre attività quotidiane. Come due elementi di una squadra le due menti unite pensano meglio, perchè ognuna ha la sua visione specifica. La
Centri estivi di apprendimento
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