Le difficoltà scolastiche, in presenza o meno di una diagnosi, sono spesso scambiate per inadeguato interesse per la scuola o una trascuratezza nel lavoro didattico a casa, o scarse competenze del
ragazzo per lo studio, con il conseguente ridimensionamento delle aspettative formative e
professionali da parte della scuola, della famiglia e dello stesso ragazzo, che spesso si sente diverso, inadeguato, e per usare le stesse parole dei ragazzi, “handicappato”.
In tutto questo complesso panorama di diagnosi, prognosi per l’individuazione di specifici supporti al percorso didattico e formativo, percepito come fortemente a rischio se non adeguatamente sostenuto, c’è poco spazio per approfondire e sostenere il ragazzo nelle sue difficoltà emotive.
Come si sarà sentito quando si è confrontato con cose che spesso non gli riuscivano bene?
Quali pensieri ha fatto su di sé?
E’ stata davvero la prima volta che si è trovato davanti a qualcosa di così complesso, a fronte di un’intelligenza brillante già sperimentata in altri campi?
Quali sono le strategie che ha messo in atto per evitare questa frustrazione?
Cosa avranno pensato di lui i compagni? I genitori? Sono stati in grado di aiutarlo comelui voleva? È stato deluso?
Quale è stato il suo rapporto con la scuola, lo studio, i compiti?
Ci sono altri ragazzi con difficoltà scolastiche? E loro come hanno fatto? Anche loro si sono sentiti
handicappati, diversi?
Dopo l’eventuale diagnosi cosa è cambiato? Io sono cambiato? La scuola ci ha davvero creduto?
cosa ha fatto per me?
Queste e altre domande hanno certamente attraversato la mente dei ragazziche si sono confrontati con questa difficoltà.
Riteniamo che la dimensione emotiva, come il ragazzo rielabora questa sua difficoltà, sia un importante aspetto che deve procedere in parallelo ad un eventuale percorso individuale .
A tale proposito riteniamo cheil gruppo di parolapossa essere un valido strumento per sostenere i ragazzi in questo processo di elaborazione.
Il gruppo di parola può inoltre migliorare la comunicazione tra i ragazzi, genitori e la scuola, condividendo con le stesse parole dei ragazzi la loro percezione del problema e all’aiuto atteso.
Il “Gruppo di Parola”per ragazzi con difficoltà scolastiche vuole essere un’occasione, creata a loro
misura, per favorire,attraverso la risorsa del gruppo,lo scambio tra ragazzi che vivono la medesima esperienza conlo scopo di permettere loro di:
– Nominare eventi pensieri attraverso la parola, l’immagine, la scrittura per esseremegliocompresie ridimensionati una volta condivisi con il gruppo
– Avere delle informazioni, porre delle domande sul tema delle difficoltà scolastiche per capirle e capirsi meglio
– Esprimere le proprie preoccupazioni
– Trovare una rete di scambio e di sostegno tra pari
– Migliorare la comunicazione tra genitori, figli e insegnanti.
– Affrontare tematiche importanti in un ambiente accogliente, per un tempo limitato,
con l’aiuto di esperti
Il “gruppo di parola” non ha finalità terapeutiche, se non indirette, è un intervento clinico che
ha l’obiettivo di prevenire condizioni di disagio a breve o a lungo termine, causate da una
sofferenza “fisiologica” non adeguatamente espressa ed elaborata, connessa alle difficoltà scolastiche e dovuta al forte impatto che esse hanno sulla vita personale e familiare dei ragazzi.
Il gruppo di parola si affianca e integra altri interventi terapeutici/riabilitativi.
Il gruppo è inoltreindicato anche quando è pervenuta una eventuale diagnosi di DSA, ma non è mai stata oggetto di una rielaborazione personale e condivisa.
Il gruppo di parola si affianca e integra altri interventi terapeutici/riabilitativi.
Il gruppo è inoltreindicato anche quando è pervenuta una eventuale diagnosi di DSA, ma non è mai stata oggetto di una rielaborazione personale e condivisa.
Conduttrice
Dott.ssa Luisa Zaccarelli
Psicologa specializzanda in Psicoterapia Adleriana, Esperta in disturbi dell’apprendimento
Durata: Gli incontri avranno una durata di circa due ore a cadenza settimanale.
Sono previsti 6 incontri.
L’ultimo incontro prevede un momento di scambio e condivisione tra genitori e figli
L’ultimo incontro prevede un momento di scambio e condivisione tra genitori e figli
Dove: I gruppi si tengono a Modena, in Via Soliani 8/b in orario pomeridiano/serale
Partecipanti: min 4 max 8 partecipanti dagli 13 ai 18 anni di età
Metodologia: I temi proposti saranno trattati in gruppo attraverso la parola, il gioco, il disegno e la creatività.E’ indispensabile per poter partecipare al gruppo l’adesione dei genitori e la loro
partecipazione all’ultimo incontro.
Al termine del gruppo è previsto, se richiesto, un colloquio con i genitori.
Calendario Incontri:da stabilirsi una volta costituito il gruppo minimo
Costo : € 15 a incontro per ragazzo
Per informazioni contattare luisa.zaccarelli@gmail.com