La mappa mentale non è solo un modo di insegnare e imparare, è un modo di vivere.
Grazie alle mappe infatti, cambiamo la nostra rappresentazione dei dati e delle informazioni che riceviamo dall’ambiente, abbandonando un vecchio modo di vederla, per apprezzarla con occhi nuovi.
Perché tutto questo?
Perché la mappa mentale è uno strumento, che, se utilizzato con regolarità, consente l’uso simultaneo di entrambi gli emisferi e dunque una evoluzione delle nostre abilità cognitive e creative, che sono, di solito, settoriali.
Pensate a Leonardo Da Vinci: ingegnere eppure artista indiscusso. Fu lui il primo mind mapper della storia.
Allora, se è vero che per vedere meglio e più lontano, occorre salire sulle spalle dei giganti, imparando le mappe abbiamo l’occasione di farlo, ma anche di diventare noi stessi un po’ più grandi.
Mercoledi 22 febbraio, presso l’Istituto Magistrale, via Makallè 18, di reggio Emilia, dalle ore 14,30, si terrà la prima parte del Workshop per insegnanti della Scuola Secondaria “Insegnare con le mappe mentali”, organizzato dal CSI di Reggio Emilia.
Docente la Dottoressa Luisa Zaccarelli (io), insegnante e formatrice.